Le noci come cibo nutraceutico

Gli alimenti non sono tutti uguali: alcuni di essi contengono sostanze che, oltre a fornire nutrimento, possono avere effetti benefici sulla salute.

Gli esperti li chiamano “alimenti nutraceutici”: una via di mezzo tra cibi e farmaci.

Nutraceutica è un neologismo che deriva dalle parole “nutrizione” e “farmaceutica”, ideato dal dottor Stephen de Felice nel 1989.

Nonostante questa parola sia stata coniata recentemente, sono molti i popoli che ormai da tempo hanno dimostrato che gli alimenti possono essere efficacemente usati come medicine per aiutare a contrastare alcune malattie.

Al giorno d’oggi, la trasformazione degli alimenti abbatte buona parte dei nutrienti presenti nel cibo, che spesso vengono estratti e successivamente aggiunti agli alimenti o utilizzati per gli integratori alimentari.

In alcuni casi, però, è possibile trovarli negli alimenti in maniera naturale ed in quantità sufficienti ad ottenere dei benefici. E’ proprio questo il caso delle noci, che si rivelano quindi un cibo naturalmente nutraceutico.

Nel Regolamento 432/2012 della Commissione Europea, risulta che le noci contribuiscono al miglioramento dell’elasticità dei vasi sanguigni, se consumate nell’ordine di 30 grammi al giorno.

Negli ultimi anni, il consumo di noci è aumentato sensibilmente, grazie ai numerosi studi che hanno dimostrato svariati benefici apportati dalla loro assunzione giornaliera.

Quindi, seguiamo il consiglio di Ippocrate, il “padre” della medicina, che già intorno al 400 a.C.  diceva: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”.

Fonti:

  • Stephen L. DeFelice, The NutraCeutical Revolution: Fueling a Powerful, New International Market, 1989
  • Regolamento n. 432/2012 della Commissione Europea
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