Il nocino tra leggenda e tradizione

La notte di San Giovanni è una notte speciale, dicono che sia la notte propizia per leggere il futuro (da qui il detto “San Giovanni non vuole inganni”) e per raccogliere erbe officinali che, durante il solstizio d’estate, sono ricche più che mai di vitalità e aromi.
La leggenda dice che proprio in questa notte, sotto ad un noce, le streghe si dessero appuntamento per compiere riti magici. Si narra che le noci dovevano essere raccolte dalla donna più esperta nella preparazione della bevanda che, salita a piedi nudi sulla pianta, staccava a mano solo le noci migliori senza intaccarne la buccia.
Venivano lasciate alla rugiada notturna per l’intera nottata e poi messe in infusione il giorno dopo. La loro preparazione terminava la notte del 31 ottobre, ovvero la vigilia di Ognissanti.
Anche noi di Agricorti, quando arriva il giorno di San Giovanni, il 24 Giugno, nel noceto qui a Pontecurone, si aspetta che il sole, baciandoli, asciughi i giovani malli affinchè si possano scegliere i più belli da portare subito in distilleria per preparare il delizioso nocino. Non è solo un processo di lavorazione: è un rito, che viene eseguito quasi con religiosa scrupolosità.

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